Si fa strada qui, come in altri luoghi urbani lombardi, una diversa attenzione ai caratteri dello sviluppo e ad alcuni suoi esiti non voluti -omologazione, perdita di specificità, ritardo del sistema delle infrastrutture e dei servizi visto come perdita di rango urbano – che sembrano essere il riflesso in negativo di fatti positivi avvenuti negli ultimi decenni.
Il piano, attraverso la messa a punto di uno scenario per il futuro, intende contribuire alla necessaria riflessione sulle forme con le quali lo sviluppo urbano è avvenuto.
Una serie di figure compongono lo scenario:
– la ‘clessidra’ composta a nord dal triangolo compreso tra i viali che portano ai due Santuari e a sud dal parco del Serio Morto;
– i borghi, guidati a un processo di ristrutturazione che mette in evidenza il loro valore, cioè la configurazione medioevale;
– il secondo ‘quadrilatero’, che ordina il quartiere produttivo a ovest della Paullese tramite una forma precisa e due grandi incisioni che portano all'interno del quartiere il paesaggio esterno;
– la Paullese, nuovo viale urbano alberato;
– i nuovi quartieri residenziali, relazionati con i diversi materiali della città – verde, costruito, acqua – tesi a costruire disegni urbani precisi. |