Il progetto ha l'obiettivo di trasformare una necessità idraulica in una occasione ambientale e in una potenzialità urbana.
L'argine corre necessariamente a una quota unitaria, ma si eleva da suoli che hanno quote diverse e da ambienti differenti. L'architettura dell'argine ha quindi nelle sue stesse radici la motivazione per forme diversificate. Esso è costituito da un terrapieno di terra inerbata e cespugliata per la tratta in campagna, e da un muro in pietra e mattoni nella parte a contatto con il fiume, nei pressi del ponte storico. Sulla sommità corrono un percorso pedonale e un percorso ciclabile allargati in zone di sosta e connessi alle occasioni urbane circostanti.
Il terrapieno forma un paesaggio artificiale tramite le superfici geometriche che collegano il colmo con la base: essa hanno pendenze diverse, derivanti dalle differenti ampiezze del terrapieno. In tal modo l'argine non viene colto come un elemento dotato di una forma autonoma derivante da regole idrauliche, ma come una architettura che collabora a un nuovo paesaggio.
Nei pressi del ponte storico l'argine contribuisce a un paesaggio di ordine diverso. Il muro, in mattoni come il ponte nella parte più alta, in pietra nella parte a contatto con l'acqua, si connette a monte con l'argine in terra e prosegue a valle fino a dove è tecnicamente necessario. |